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Ricordando il maestro Giuseppe Mazzon

Nell’augurare Buona Pasqua a tutti i Soci e a coloro che leggeranno questo post, ci fa piacere ricordare l’artista a cui è dedicata la nostra Associazione: Giuseppe Mazzon.
Nel 1984 in occasione di una visita nel suo studio di Bagno a Ripoli, gli chiedemmo di raccontarci come era iniziata la sua attività artistica, questo è quanto scrisse di suo pugno.
“Anno 1931
Di notte, una recluta arriva alla vecchia stazione di Firenze in demolizione, viene inquadrata e percorre le strade che portano a Piazza Signoria.
Raggiuntala, rimane colpito nell’intimo dalla forza dell’arte nella visione della loggia dei Lanzi, con le statue, la parete di Palazzo Vecchio e la Torre di Arnolfo, la fontana del Nettuno; la cornice scura del cielo sull’ombra dei palazzi della piazza illuminata dalla calda luce.
E’ tanta la forza delle immagini che la recluta Giuseppe Mazzon da Treviso fra se convintissimo dice “voglio restare qui anche se dovessi fare il servo ad un artista pur di capire”. Sono rimasto a Firenze, faccio il pittore e amo questa aspra e logica Toscana.”

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